Di una sintassi “ingenua”
Introduzione alla sintassi
di Giorgio Graffi
In questo manuale di introduzione alla sintassi Giorgio Graffi, professore emerito presso l’Università di Verona, riprende l’idea di sintassi “ingenua” che aveva formulato nel 1994, all’interno del volume Le strutture del linguaggio. Sintassi (Bologna: Il Mulino). Mentre la pubblicazione del ‘94 includeva una parte sulla sintassi generativa, in questo nuovo manuale Graffi sceglie di riproporre, attualizzandola, solo la parte sulla sintassi “ingenua”.
Secondo l’autore ci sono alcuni concetti essenziali della sintassi, i quali sono validi indipendentemente da ogni teoria linguistica che sia stata elaborata e ai quali nessun linguista può rinunciare. Nel cap. 1, dopo aver definito brevemente gli ambiti di competenza della sintassi e presentato alcune nozioni fondamentali (relazioni sintattiche, grammaticalità e la distinzione chomskiana tra competenza ed esecuzione), chiarisce il concetto di “entità ingenue” definendole “intuitive”, ovvero facilmente individuabili da parte dei parlanti nativi. Proprio queste entità (le parti del discorso nel cap.2, i costituenti nel cap. 3 e le frasi nel cap. 4) costituiscono l’ossatura del manuale. Graffi muove spesso da analisi tipiche della grammatica tradizionale, appurandone di volta in volta la validità oppure criticandone e rivedendone alcuni aspetti. I numerosi esempi, talvolta anche in prospettiva comparativa con altre lingue, facilitano la comprensione dei fenomeni sintattici presentati, i quali vengono fissati infine nelle brevi sintesi tematiche. Di certo al fine della semplificazione le frasi di esempio rispecchiano una varietà standard e non contemplano fenomeni tipici dell’italiano contemporaneo; tuttavia l’autore non manca di segnalare in nota alcune differenze d’uso tra varietà standard e neostandard così come tra scritto e parlato.
Di tutte queste relazioni il parlante nativo di una determinata lingua ha una conoscenza soltanto intuitiva, o, come si suol dire, implicita (…). Compito del linguista, e nel nostro caso particolare dello studioso di sintassi, è quello di fornire una descrizione esplicita di questa conoscenza implicita. (p. 31s.)
Completano ogni capitolo le note storiche, in cui Graffi illustra le fasi teoriche di ogni tema trattato, dimostrando che l’analisi dei concetti “ingenui” trova spazio in tutti i quadri teorici. Insieme alla bibliografia generale in calce al manuale, inoltre, ogni capitolo è corredato da consigli bibliografici brevemente commentati.
Il nuovo manuale di Giorgio Graffi è un’ottima introduzione allo studio linguistico della sintassi italiana, adatta in particolar modo a studenti universitari. La lingua chiara dell’autore rende il manuale accessibile anche agli studenti di linguistica italiana all’estero.